IL CERVELLO ERETTILE: ANCHE TU NE HAI UNO!
“La nostra ricerca indica per la prima volta, e con grande precisione, che l’eccitamento sessuale dell’uomo e l’erezione sono funzioni nervose esclusivamente superiori cioè depositate nella parte del cervello più evoluta, la corteccia cerebrale. E che è sufficiente lo stimolo visivo per predisporre il maschio all’atto sessuale”.
Poche parole ma buone, pronunciate durante il quarto congresso mondiale della Aging Male Society, l’associazione scientifica internazionale che si occupa di studiare l’invecchiamento dell’uomo: così Yokugiro Miyagawa, ricercatore capo del team di lavoro dell’Università di Osaka in Giappone, riabilita il maschio, definitivamente assolto dall’accusa di “ragionare con l’uccello”.
A quanto pare però, l’espressione gergale con la quale si apostrofano gli uomini che non sembrano in grado di controllare i propri istinti, compromettendo spesso la relazione sociale, contiene un fondo di inconsapevole verità: il sesso abita nel cervello e, nello specifico, nel lobo occipitale destro. Stando a quanto affermano gli scienziati nipponici, in corrispondenza della nuca, c’è una parte di materia grigia che reagisce alle sollecitazioni dello sguardo ed invia ordini perentori al pene, che non può esimersi dal mettersi sull’attenti. Si chiama cervello erettile ed è la porzione di sistema nervoso che analizza i contenuti emotivi delle immagini e determina l’erezione. Tutti gli uomini ne hanno uno, o almeno ce l’hanno gli under 30, oggetto della ricerca di Miyagawa, in apparente contraddizione con altri studi che avevano già mostrato la connessione tra l’attività celebrale e l’erezione, ipotizzando però il coinvolgimento di strutture nervose più profonde.
Secondo la ricerca dunque, agli uomini basta poco, pochissimo, per regolare il flusso del propio traffico sanguineo e dirottare tutto lì, verso il bastone. Ed ecco spiegato in due righe il fenomeno della influencer sexy: a prescindere dalle puttanate prive di interesse che scrivi, più hot selfie ti fai, più follower avrai. Non serve essere figa, perchè la figa è già embeddata nel sistema di pensiero maschile e così si risolve una dolorosa aporia del sistema.
Dove l’umana comprensione non arriva con la ragion pura, arriva la mediazione della scienza, che ha una risposta pronta per tutto; o quasi.
“Serviranno molte altre ricerche come questa prima di definire con certezza la parte di cervello che comanda l’erezione”, commenta Emmanuele Jannini, professore di sessuologia medica all’Università dell’Aquila e socio fondatore della sezione italiana della Aging Male Society. Ma lo studio giapponese è certamente un valido punto di partenza, che suggerisce tra le righe l’ipotesi di un possibile mutamento legato all’età dell’attività cerebrale relativa al sesso. Se fino ai 30 anni prevale una sessualità elementare e puramente visiva, in cui la visione di una donna piacevole allo sguardo è sufficiente ad attivare l’erezione, dai 30 in poi, lentamente, la sessualità maschile cambia e dall’eccitazione “condizionata” si passa a un approccio più emotivo, che tiene in considerazione la dinamica di interazione tra i sessi e le regole della seduzione. Il desiderio, in pratica, inizia a sentire bisogno d’intesa; si manifesta tanto più intensamente quanto più c’è comunicazione e comprensione reciproca.
“Andando avanti con gli anni il centro del midollo spinale che rinvia gli impulsi sessuali del cervello ai genitali cambia quello situato nella parte lombare sensibile agli stimoli cerebrali diventa meno attivo a favore di quello sacrale, molto più sensibile agli stimoli tattili. In pratica questo cambiamento vuol dire che l’ erezione della maturità dipende poco da immagini e immaginario e molto dalla realtà, dall’ interazione col partner, da quanto la donna trasmette accettazione e desiderio con carezze e baci”.
Così spiega il professor Jannini; con l’implicita preghiera agli uomini di accettare il proprio destino biologico e spostare l’asse delle priorità sessuali in relazione all’inevitabile evoluzione fisiologica e di coscienza.
Se fossimo gente illuminata, a questo punto parleremo di mindfulness o auto-coscienza, l’insostenibile peso che ogni adulto mediamente strutturato si porta dietro. Ma siccome il sesso, in moltissime occasioni, non spicca per luminosità e lungimiranza, dovremo limitarci a constatare una placida e perentoria evidenza: negli anni perdiamo smalto e se la giovinezza è un’affannosa accumulazione di capitale carnale, la maturità è più parsimoniosa, a tratti avara e noiosa, come si dice della donna che diventa selettiva, perchè smette di darla come non fosse la sua, e dell’uomo che non si lancia più nel corteggiamento, perchè non ha voglia di mettersi troppo in discussione.
Per fare i conti con se stessi e far quadrare il bilancio dell’esistenza, ci vuole una grande determinazione. Siamo talmente pieni di problemi reali e auto-indotti che le relazioni sentimentali passano in secondo piano, restano in sottofondo come un’eco assolutamente trascurabile, che talvolta si fa più violenta, perchè in fondo in fondo abbiamo tutti bisogno di un pò di amore. Ci siamo abituati a stare soli, sembriamo apparentemente appagati dalle nostre piccole esistenze telematiche e dalle inconsistenti relazioni virtuali che intrecciamo con delle figurine effettate. Abbiamo imparato, nel tempo, a estraniarci dalla realtà, abbiamo capito che forse conviene di più rinunciare alla possibilità di far nascere qualcosa di importante, se il prezzo da pagare è mettercisi di impegno, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia e via discorrendo. Less is more, come nell’arte della drammaturgia. Ma la vita non è un palcoscenico e non ci sarà nessuno a applaudire il gran finale, se non avrai lasciato niente dietro di te.
Non credo che la soluzione sia darsi in maniera indiscriminata, pensando che scopata dopo scopata si costruirà una gloriosa vita di coppia: l’accumulazione indefinita di esperienze erotiche e sentimentali più o meno frustranti fiacca l’anima.
Soluzioni qui non ce ne sono; ma se vi stavate chiedendo perchè dopo i 30 non si scopa più- o comunque si scopa in maniera estremamente diversa – ora abbiamo un nemico-amico: il cervello erettile, che nella mia personale visione del mondo accomuna gli uomini e le donne e che, alla fin fine, è una benedizione.
LIFE IS R-EVOLUTION.